Lavorando contro la legge 17/11/2020

Sono passati due anni da quando una collega di lavoro girava sugli account di Instagram per trovare chi stava utilizzando delle parole che lei aveva registrato come marchio.

Si è fermata sul nostro @tempodifesta e ci ha segnalato che non potevamo utilizzare le parole “festa in scatola” ed ogni volta che trovava l’hashtag #festainscatola ci chiedeva di non usufruirne per vendere i nostri prodotti.

Dopo aver ricevuto queste segnalazioni ho fatto una ricerca se lei potesse aver ragione a riguardo dell’uso del marchio “festa in scatola”: mi sembrava così irreale che tre parole semplici e colloquiali potevano essere state registrate, ed effettivamente il marchio è registrato.

Una nostra foto dove lei aveva trovato l’hashtag proibito pubblicizzava un lecca lecca personalizzato con il disegno di Dumbo. La signora in questione, oltre a segnalare quanto vi ho già detto, ha affermato che la sua ditta non usa personaggi Disney per motivi di copyright segnalando direttamente alla Disney che questi personaggi (Dumbo) appartengono a loro e non a noi.

Capisco che la signora in questione voleva proteggere il suo marchio ma credo che il modo in cui ha affrontato il tema sia stato poco professionale; bastava scrivere un messaggio in privato spiegando le sue motivazioni senza scrivere pubblicamente in ogni post dove trovava il famoso hashtag e non essere così furfante di segnalarci direttamente alla Disney 

Decisioni da prendere, cambiamenti estremi.

Non è questo ciò che mi ha fatto prendere delle decisioni che sapevo potessero fare crollare un po' le vendite. Ovviamente dopo questa segnalazione sono andata a vedere chi era questa gentile collega e mi sono fermata un attimo in una pubblicazione che lei aveva scritto sulla sua pagina Facebook.

Parlava del rispetto delle regole, degli insegnamenti che noi come mamme diamo ai nostri figli, diceva che loro non utilizzano personaggi coperti da copyright nelle sue “festa in scatola”, ecc, ecc.. che sia vero quello che dice e quello che fa… non lo so ma… ho pensato che effettivamente stavo infrangendo la legge e subito dopo ho cominciato ad eliminare ogni party kit che avesse un personaggio copyright dal mio sito.

Non ci avevo pensato prima, anzi non lo vedevo come un atto illegale, forse perché non c’era tutta questa concorrenza: i party kit in Italia erano praticamente sconosciuti fino a qualche anno fa (2017 circa) e non vedevo come concorrenti le colleghe americane anzi, era tutta un’altra cosa finché le care amiche italiane non hanno scoperto questo mondo e sono scoppiate da tutte le parti.

Non mi sono fermata qui, ho fatto ricerche, studi, investigazioni, consulenze, ecc. per riuscire a portare i personaggi nel rispetto delle leggi ma purtroppo non è stato possibile, troppi soldi, troppi personaggi che seguono una moda. Purtroppo il fatto di aver eliminato i personaggi copyright dal sito certamente ha fatto diminuire le vendite.

La nuova strada

Abbiamo adottato un’altra strada: abbiamo creato i nostri disegni ispirati a quelli originali e che, a dire il vero, sono anche più carini. Così TDF segue un solo stile con un tocco personale ma soprattutto non infrange la legge.

Vi racconto tutto questo perché di recente siamo stati contattati da una ditta produttrice di bolle di sapone questa volta per segnalarci che stavamo contraffacendo il loro prodotto. Cosa??? Ho spalancato gli occhi quando ho aperto la mail. Come il solito non mi sono fermata lì, volevo appunto capire come e perché io stessi facendo contraffazione, oltre al fatto che la rappresentante della ditta in questione continuava ad affermare che tutte le bolle di sapone che ho utilizzato erano le loro al 100%.

Ricerche su internet, controlli, investigazioni, consulenze e via dicendo... risulta che mettere un’etichetta sopra a un prodotto esistente diventa una contraffazione??!! °o° La cosa cambia se siete vuoi a mettere le etichette. In poche parole potete acquistare da noi unicamente le etichette che successivamente voi andrete a collocare nei corrispettivi prodotti oppure acquistare lo stampabile.

Quindi di nuovo a sistemare i prodotti “Party box” o festa in scatola (la traduzione all’Italiano) per non infrangere la legge ed essere coerenti con i principi e valori della nostra azienda.

La storia con le bolle di sapone è un po’ più lunga ma non ha senso entrare nei dettagli, il fatto è che questo tipo di esperienze mi lasciano un insegnamento, mi aprono gli occhi e mi permettono di sistemare se sto sbagliando e ringrazio che vengano da me a segnalarmi certe cose che da sola non avrei saputo.

Il mondo delle feste è diventato un mondo aperto e pieno di possibilità, ci sono un sacco di ragazze che hanno fatto di questo un lavoro ma purtroppo non come dovrebbe essere, chiunque può aprire una pagina di Facebook e cominciare a vendere le sue “creazioni” con i prezzi “in privato” ma pochi hanno il coraggio di aprire un sito web o un locale commerciale e pagare le tasse, fare tutto in regola, mostrare i prezzi, creare fatture, pagare l’hosting e tutto quello che c’è dietro di una vera Azienda.

Le vendite sono calate, la concorrenza sleale è aumentata ma sapete una cosa? A me va bene così come titolare di Tempo di Festa mi sento orgogliosa di dirvi che operiamo nel settore delle feste personalizzate e party planner dal 2008 e che oltre a tutto siamo una ditta stabile con principi e valori molto forti, che rispetta la legge e adempie ai suoi obblighi e non si nasconde dietro il banco lavorando in nero.

Ricordate che quando acquistate un prodotto Tempo di Festa state acquistando non solo qualità, ma anche la dedizione e tutto l’amore che mettiamo in ogni disegno e in ogni prodotto. Come acquirenti non avete nessun rischio in quanto a sicurezza, frodi, pagamenti e privacy. I nostri dati sono ben visibili a tutti sapete dove trovarci e come contattarci.

Le altre possono continuare a fare quello che stanno facendo, il sole esce per tutti certamente, ma non c’è niente di più soddisfacente del vivere con la tranquillità di sapere che stai facendo la cosa giusta.