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Il pianto del neonato 30/04/2015

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E’ nato, ora siete una famiglia sempre più completa e felice.

Ma lui che fa??! Piange… piange… e piange!

Secondo uno studio americano, il pianto di un neonato è il rumore più fastidioso e martellante, addirittura il più insopportabile del mondo, più delle unghie sulla lavagna o dei freni stridenti dell’auto.

Il pianto del neonato entra dalle orecchie e batte sul cervello, è impossibile ignorarlo, un bambino può piangere per ore mettendo a dura prova tutta la famiglia!

Ma perché un neonato piange?

Semplicemente… è il suo modo di comunicare.

Un neonato, fin dalla nascita, capisce che il suo pianto richiama immediatamente la nostra attenzione.

Con un pò di ironia, cerchiamo di dare una riposta al suo pianto.

In generale, la prima causa è la fame! Quindi con il latte il problema sarà risolto!

Anche sentirsi bagnati fa… piangere! Il piccolo che riempie il pannolino di pipì o pupù si sente sporco e a disagio e manifesta il suo desiderio di essere cambiato.

Potrebbe trattarsi anche di una colica, ovvero quando l’apparato digerente e intestinale si stanno adeguando al nuovo regime alimentare e fanno male.

Anche la troppa stanchezza è motivo di pianto. Vi capita mai di essere stanchi alla sera e non riuscire ad addormentarvi?! Ecco, è la stessa cosa….

Piangendo, il bambino esprime anche un fastidio, come ad esempio il caldo o il freddo, se ha perso il ciuccio, se vuole girarsi e non riesce, se desidera il nostro contatto e vuole solo essere preso in braccio…

Non c’è una soluzione unica, bisogna procedere per tentativi. Esiste poi un pianto di sfogo, che gli esperti definiscono di ‘stress neonatale’ che serve proprio ai neonati per scaricare la tensione.

E le lacrime?

Le lacrime compariranno dopo il secondo-terzo mese di vita e ciò dipende dalle ghiandole lacrimali non ancora completamente sviluppate.

Interpretare le urla del vostro bambino non è cosa facile soprattutto durante le prima settimane… e allora cosa fare? Fidatevi del vostro istinto, abbiate fiducia in voi stessi come genitori perché reagire al pianto cercando di individuare cosa soddisfa il vostro bambino è una cosa che si impara giorno dopo giorno, senza paura di sbagliare.

 
Pubblicato in: Bellezza e Salute

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