Cos'è il cospleeping 23/02/2017

Il termine cosleeping o sonno condiviso deriva da ‘sleep’ dormire e ‘co’ insieme e sta a significare l’abitudine di dormire tutti insieme nel lettone… mamma, papà e il-i bambino-i.

Non sarò di certo io a dire se sia giusto o sbagliato perchè ogni famiglia è diversa e i meccanismi che si instaurano sono strettamente personali.

Mi limiterò a fare una lista di pro e contro.

Ecco perchè si…

Prendiamo spunto dalla natura: ogni specie animale dorme, per istinto, con i propri cuccioli per proteggerli dal freddo o da eventuali predatori. Quindi anche l’uomo in quanto specie animale evoluta.

Inoltre, i neonati umani sono tra le creature meno sviluppate e non autonome al momento della nascita e dormire insieme favorisce le poppate notturne e le mamme sanno che possono accorrere al bisogno del piccolo senza doversi alzare dal letto!

Secondo uno studio americano, i bambini cresciuti con il cospleeping sarebbero più indipendenti e socievoli perchè rassicurati dalla presenza dei genitori anche durante la notte.

Perchè no il cosleeping?

D’accordo i primi mesi per l’allattamento notturno e non vagare tipo zombie in piena notte, ma poi i genitori hanno bisogno della loro privacy come coppia.

Inoltre condividere il letto può mettere in pericolo il bambino, perchè con i movimenti inconsci notturni, i genitori rischiano di soffocare o schiacciare il piccolo.

Alcuni sostengono che l'abitudine del cospleeping vizi il bambino e renda difficile il ritorno sul lettino.

Tengo a precisare che la scelta del praticare il cospleeping è esclusivamente dei genitori perchè conoscono il proprio bambino, le dinamiche familiari e decideranno sicuramente il metodo migliore per la nanna.